L'Iran lancia un attacco con droni e missili su Israele
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L’Iran lancia un attacco con droni e missili su Israele

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I dettagli dell’escalation di tensioni nel Medio Oriente a seguito dell’attacco iraniano a Israele tramite droni e missili.

Nella serata di sabato 13 aprile, l’Iran ha effettuato un massiccio lancio di droni e missili contro Israele. Questo attacco aereo rappresenta un’escalation significativa nelle tensioni tra i due stati, coinvolgendo centinaia di droni che hanno attraversato i cieli per raggiungere obiettivi strategici non ancora completamente identificati all’interno di Israele. L’azione si è protratta per ore, con i primi droni intercettati dai sistemi di difesa israeliani solo intorno all’una di notte.

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Gli alleati di Israele

Le operazioni di intercettazione non hanno visto solo Israele in prima linea; importanti alleati internazionali, come gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Giordania, hanno giocato un ruolo cruciale nell’abbattere i droni iraniani. La posizione geografica della Giordania, in particolare, è stata strategica dato che i droni hanno sorvolato il suo territorio prima di entrare in Israele.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato dichiarazioni che sottolineano la prontezza di Israele a difendersi: “I sistemi di difesa del paese sono schierati; siamo pronti per ogni scenario, sia difensivamente sia offensivamente.

Le conseguenze dell’attacco

Il contesto di questo attacco è ancor più complesso considerando gli eventi recenti che hanno aumentato la frizione tra Iran e Israele, inclusi l’omicidio di un generale iraniano in Siria e le tensioni continue in Gaza. Le minacce di ritorsioni erano state esplicitamente pronunciate dal regime iraniano, rendendo questo attacco non completamente inaspettato.

L’attacco ha portato a una chiusura degli spazi aerei in diversi paesi del Medio Oriente. Con la Giordania che ha dichiarato di abbattere qualsiasi drone entrasse nel suo spazio aereo. Anche Hezbollah ha partecipato a questa escalation lanciando razzi verso le alture del Golan, dimostrando la possibile coordinazione tra diversi gruppi alleati dell’Iran.

Nei giorni antecedenti l’attacco, Israele aveva elevato il proprio livello di allerta al massimo, preparandosi a un’eventuale escalation. Le autorità locali erano state istruite a organizzare rifugi e misure di protezione civile, prevedendo la possibilità di attacchi estesi anche a lungo termine.

La questione può considerarsi chiusa così“, ha detto la rappresentanza dell’Iran all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura“, ha riferito l’ambasciatore Saed Iravani.

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ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2024 9:08

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